Accesso all’acqua e diritto a un alloggio decente nella giurisprudenza costituzionale francese

Con una recente decisione (2015-470 QPC del 29 maggio 2015), il Conseil constitutionnel francese apporta il suo contributo al dibattito, sempre più accesso a livello nazionale e sovranazionale, sul diritto di accesso all’acqua potabile e sulla configurazione della risorsa idrica come utilità economica, sottoposta ai principi della concorrenza, o come bene sottratto alle regole del mercato.

Questo dibattito, che ha avuto una sua eco anche nei referendum del giugno 2011 sulla gestione dei servizi pubblici locali e, in particolare, sulla remunerazione del capitale investito per gli investimenti nel servizio idrico, è stato rilanciato dalla Risoluzione dell’Assemblea generale dell’ONU 64/292 del 28 luglio 2010. Essa, riferendosi anche al raggiungimento degli Obiettivi del Millennio, ha riconosciuto l’accesso all’acqua potabile e ai sistemi di depurazione come diritto umano essenziale per il pieno godimento dell’esistenza e di tutti i diritti umani.

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