Il ruolo del Parlamento Europeo nelle trattative internazionali: il caso del TTIP

1. I riflettori paiono essersi (almeno momentaneamente) spenti sui negoziati del Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP), che non più tardi di un anno fa erano al centro del dibattito europeo e statunitense. Già da diversi mesi l'avversione dimostrata dall'opinione pubblica di svariati Stati membri dell'Unione Europea (Germania e Francia in primis) aveva contribuito a mettere in dubbio l'esito positivo dei negoziati commerciali in corso. Se a ciò si somma il risultato delle elezioni presidenziali statunitensi e l'impronta "neo-protezionista" che, almeno stando alle dichiarazioni, Donald Trump intende dare alla sua amministrazione, l’incertezza circa le sorti dell'accordo appare più che giustificata. Quale che sia il futuro delle relazioni politico-commerciali tra le due sponde dell’Atlantico, dal punto di vista delle dinamiche istituzionali interne all'Unione Europea le vicende sviluppatesi attorno al TTIP segnano comunque un precedente sotto almeno due punti di vista: il consolidamento del ruolo del Parlamento Europeo (PE) e la ridefinizione dell’equilibrio tra segretezza e trasparenza nell’ambito dei negoziati internazionali portati avanti dall’Unione.

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