Settimane di fuoco alla Corte Suprema!

Ci metteremo un bel po’ di tempo a digerire le ultime decisioni della Corte Suprema, che in questi giorni ha scritto alcune tra le più importanti sentenze degli ultimi anni.
Ha cominciato con MARYLAND v. KING, che abbiamo commentato nel post pubblicato qui sotto, sulla conservazione di campioni di DNA di persone sospettate, cui aveva fatto seguire la sentenza sulla  revettabilità del DNA umano (ASSOCIATION FOR MOLECULAR PATHOLOGY et al.): “… we hold that a naturally occurring DNA segment is a product of nature and not patent eligible merely because it has been isolated, but that cDNA is patent eligible because it is not naturally occurring”.
E’ poi arrivata AGENCY FOR INTERNATIONAL DEVELOPMENT et al. v. ALLIANCE FOR OPEN SOCIETY INTERNATIONAL, INC., et al., che dichiara contraria al primo emendamento la condizione, posta da una legge a carico di ONGs che intendano usufruire di finanziamenti federali per la lotta internazionale all’AIDS, di dichiarare preliminarmente di non sostenere la prostituzione. Ancora più recenti la serie di attese sentenze su discriminazione razziale e azioni positive nell’Università (FISHER v. UNIVERSITY OF TEXAS AT AUSTIN; VANCE v. BALL STATE UNIVERSITY et al.; UNIVERSITY OF TEX. SOUTHWESTERN MEDICAL), e la sentenza che dichiara incostituzionale la sezione 4 del Voting Rights Act (SHELBY COUNTY v. HOLDER), in parte anticipata da USSC, ARIZONA et al. v. INTER TRIBAL COUNCIL OF ARIZONA, INC., in tema di diritto di voto.
E, ovviamente, le due attesissime sentenze sui same-sex marriages ( Download Hollingsworth; Download Winsdor).

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