Un saluto a Mario Galizia

Venerdì scorso è scomparso Mario Galizia, uno dei grandi maestri del diritto costituzionale e del diritto comparato.

Alcuni dei membri della redazione del nostro blog hanno avuto la fortuna di conoscerlo, anche se in rare occasioni, vista la vita riservatissima che conduceva negli ultimi anni. Ma senza dubbio tutti ci siamo formati leggendo i suoi lavori, profondi e precisissimi, ma anche ariosi ed appassionanti.

Diritticomparati vuole ricordare soprattutto il respiro culturale di ogni suo lavoro, la vocazione civile, l'assoluta e coraggiosa libertà di pensiero.


Research question

Riceviamo da Mark Osiel e sottoponiamo volentieri all'attenzione dei nostri lettori  una research question che è alla base del suo nuovo libro in uscita con Harvard University Press.

"I wonder whether anyone might be able to suggest examples of situations, in various countries, where the law is considerably more indulgent toward a given practice than prevailing views within society at large, because law-makers assume that conventional morality will dissuade people from “abusing” their legal rights, exercising them in what most people consider “irresponsible” ways. or instance, U.S. law tolerates a great deal more in hate speech than any other Western society; but then we’ve never suffered the Third Reich or authoritarian social movements of any political significance"

Ogni commento è benvenuto|

la redazione 


Donazioni private ai partiti, al di là dell'Atlantico

Mentre il nostro legislatore discute del tetto alle donazioni dei privati ai partiti politici, la medesima questione giunge al vaglio della Corte Suprema degli Stati Uniti, che nel corso del prossimo anno deciderà il caso McCutcheon v. Federal Election Commission.

La questione si appunta proprio sulla norma del Federal Election Campaign Act che impone un tetto alle donazioni private. La Corte stabilirà se la norma viola il I emendamento.

Vedremo se arriveranno utili suggerimenti anche per noi...


Cedu, Sentenza pilota sui danni da emotrasfusione

Prende corpo un "dialogo virtuoso" tra Roma e Strasburgo circa la necessità di adeguamento economico dei risarcimenti per i danni causati da emotrasfusione. La Cedu, appoggiandosi alla precedente sentenza di incostituzionalità che elevava la commisurazione del risarcimento, impone ora allo Stato di rimuovere gli ostacoli all'applicazione retroattiva della sentenza, che altrimenti non consentirebbero l'adeguamento in moltissimi casi nei quali si è già determinato un giudicato.
Le autorità interne sono dunque chiamate ad aggirare gli effetti del giudicato entro un termine di sei mesi, assicurando uguale trattamento a tutti coloro che sono stati colpiti dal danno da emotrasfusione e sono nelle condizioni di giovarsi della sentenza della Corte costituzionale.

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Omofobia: un legislatore poco accorto

L'iter parlamentare del ddl in materia di omofobia ha assunto negli ultimi giorni aspetti sconcertanti, al di là dell'opinione che ciascuno abbia maturato sull'opportunità o meno del provvedimento.

La ciliegina sulla torta è il subemendamento approvato oggi in aula alla Camera, che esenta dall'applicazione delle aggravanti previste dalla legge Mancino le opinioni omofobe espresse nell'ambito di "organizzazioni che svolgono attività di natura politica, sindacale, culturale, sanitaria, di istruzione ovvero di religione o di culto, relative all'attuazione dei principi e dei valori di rilevanza costituzionale che connotano tali organizzazioni".

Come è noto, il subemendamento è servito per garantire il patto politico tra pd e scelta civica, evitando che la norma venisse affossata, ma al contempo che potesse essere inibita la libertà di manifestazione del pensiero di associazioni di ispirazione religiosa.

Ora, è di tutta evidenza l'approssimazione della tecnica normativa e la follia del valore che essa vuole proteggere. Perché così si va verso un testo di legge che prevede l'applicazione dell'aggravante se l'opinione è espressa da un quivis de populo, mentre non la prevede se questa sarà espressa da un associato, un leader, un contrattualizzato, un aderente, un affiliato di un'associazione (sindacato, partito, chiesa, setta, ... ... ... ...). Al di là dell'ovvia considerazione politica che la gravità di queste opinioni sta proprio nella loro diffusione attraverso associazioni e gruppi organizzati che perseguono ideali discriminatori (ed a prescindere dall'opportunità che queste siano punite con lo strumento penalistico), è di tutta evidenza l'incostituzionalità della discriminazione tra opinioni espresse uti singuli ed opinioni espresse come associati, che è del tutto estranea dall'impianto liberale del nostro art. 21 Cost.. E con l'aggravante che di fronte al giudizio di costituzionalità sarà l'intera sanzione a cadere, vista l'impossibilità di estendere in via giurisprudenziale il trattamento penale più gravoso.

Veramente un bel colpo!


Pausa estiva

Buone vacanze dalla redazione di diritticomparati.it!
Le pubblicazioni
riprendono il 2 settembre.


The Constitutional Relevance of the ECHR in Domestic and European Law. An Italian Perspective

Il volume - curato da Giorgio Repetto e pubblicato da Intersentia (2013) - raccoglie, tra l’altro, i contributi di diversi membri della redazione di diritticomparati.it.

L’indice del volume si può scaricare qui

Copertina

In recent years the European Convention on Human Rights (ECHR) gained unexpected relevance in the European constitutional culture. On the one hand its increasing importance is closely linked to institutional reforms that strengthened the European Court of Human Rights’ reputation vis-à-vis the Member States. On the other hand, and even more importantly, the ECHR’s significance arises from a changing perception of its constitutional potential.
Starting with the assumption that the ECHR is transforming the European constitutional landscape, this book aims to show that today the European Convention raises unprecedented problems that involve first of all its own theoretical status as constitutional instrument that ensures the protection of human rights in Europe.

Changing paradigms concerning its incorporation in domestic law as well as the growing conflicts about the protection of some rights and liberties that are deeply rooted in national legal contexts (such as teaching of religion, bio law and rights of political minorities) are jointly examined in order to offer a unified methodology for the study of European constitutional law centered upon human rights.
For a detailed analysis of these issues, The Constitutional Relevance of the ECHR in Domestic and European Law examines the different facets of the ECHR’s constitutional relevance by separating the ECHR’s role as a ‘factor of Europeanisation’ for national constitutional systems (Part I) from its role as a veritable European transnational constitution in the field of human rights (Part II).

Written for legal scholars focusing on the emerging trends of European and transnational constitutional law this book investigates the basic tenets of the role of the ECHR as a cornerstone of European constitutionalism.


MODELING THE LIABILITY OF INTERNET SERVICE PROVIDERS: GOOGLE VS. VIVI DOWN

A CONSTITUTIONAL PERSPECTIVE

Pubblicato da Egea il nuovo volume a firma di Oreste Pollicino, Professore associato di diritto pubblico comparato presso l'Università Bocconi ed Ernesto Apa, partner dello Studio Legale Portolano Cavallo.

Tema della ricerca, i più recenti sviluppi sul caso Google-Vivi Down che offrono occasione per una riflessione sullo stato dell'arte e sulle prospettive in tema di responsabilità nel mondo della rete.

Al seguente link [http://www.egeaonline.it/editore/catalogo/modeling-the-liability-of-internet-service-providers-google-vs-vivi-down.aspx] è possibile acquistare il volume.

"The Google Vivi Down saga is a perfect starting point to elaborate on the increasingly more complex relationship between the rapid changes in the technological scenario at the heart of the digital dimension, on one hand, and the much less dynamic relevant legislative framework, on the other hand. It is an emblematic case study of the issues related to the balance between the fundamental rights inherent in internet use, and of the hard (if not sometimes "tragic") choices that the courts must make when the margins of the game move from the atoms to the bits. This book is divided into two parts. The first focuses on the Google Vivi Down case and provides a critical analysis of the arguments of the parties and of the decisions of the First Instance Court (Tribunale di Milano) and of the Appeals Court (Corte d'Appello di Milano). The second part attempts to go beyond the case: the authors chose to focus on three main challenges related to the next chapter of internet law, namely: jurisdiction and applicable law, the liability of Internet Service Providers and the evolution of the data protection legislation."

 


Internet: regole e tutela dei diritti fondamentali

Il presente volume raccoglie le relazioni presentate al convegno “Internet: regole e tutela dei diritti fondamentali”, tenutosi il 14 dicembre 2012 presso l’Università commerciale “Luigi Bocconi” di Milano.
La giornata di lavori si è caratterizzata per la partecipazione di Autorità indipendenti, dottrina e operatori che, negli ultimi decenni, si stanno confrontando, a diverso titolo, con le delicate sfide presentate dalla rete. L’apporto dei rappresentanti delle Autorità garanti, di importanti studiosi e dei maggiori operatori del settore ha non solo contribuito ad assicurare il successo dell’iniziativa, ma anche permesso di fornire un approccio organico e quanto più possibile esaustivo ai temi oggetto della conferenza.
Il risultato immediato dei lavori del 14 dicembre scorso è stato sorprendente e al di là delle aspettative, sia sotto il profilo contenutistico delle relazioni, che sotto quello del dibattito da esse scaturito che ha coinvolto relatori e uditorio.
Abbiamo quindi cercato di trasferire il valore aggiunto della giornata su carta, ritornando per una volta, solo apparentemente controcorrente, dal mondo dei bit a quello degli atomi, al fine di rendere accessibile l’out-put dei lavori a quel pubblico, sempre più vasto e non più composto da soli specialisti, che ben ha compreso l’importanza cruciale di regole e garanzia dei diritti fondamentali per un sano sviluppo di Internet, delle sue potenzialità così come della persona nella sua identità digitale.
L’organizzazione dell’evento è stata possibile grazie al supporto logistico, organizzativo e, non da ultimo, finanziario dell’Università Bocconi, ed in particolare di RULES-Research Unit on Law and Economics, cui va il più sentito ringraziamento.

A cura di Oreste Pollicino, Elisa Bertolini e Valerio Lubello. Con l’introduzione di Angelo Marcello Cardani e con i contributi di Giovanni Calabrò, Giuseppe Busia, Pasquale Costanzo, Filippo Donati, Tommaso Edoardo Frosini, Franco Pizzetti, Alessandro Morelli, Maria Lillà Montagnani, Giorgia Abeltino, Stefano Longhini, Carlo Iantorno, Marcello Dolores, Luisa Piazza, Luca Sanfilippo.

Per maggiori informazioni e per acquistare il volume, visitare questo link.


Settimane di fuoco alla Corte Suprema!

Ci metteremo un bel po' di tempo a digerire le ultime decisioni della Corte Suprema, che in questi giorni ha scritto alcune tra le più importanti sentenze degli ultimi anni.
Ha cominciato con MARYLAND v. KING, che abbiamo commentato nel post pubblicato qui sotto, sulla conservazione di campioni di DNA di persone sospettate, cui aveva fatto seguire la sentenza sulla  revettabilità del DNA umano (ASSOCIATION FOR MOLECULAR PATHOLOGY et al.): "... we hold that a naturally occurring DNA segment is a product of nature and not patent eligible merely because it has been isolated, but that cDNA is patent eligible because it is not naturally occurring".
E' poi arrivata AGENCY FOR INTERNATIONAL DEVELOPMENT et al. v. ALLIANCE FOR OPEN SOCIETY INTERNATIONAL, INC., et al., che dichiara contraria al primo emendamento la condizione, posta da una legge a carico di ONGs che intendano usufruire di finanziamenti federali per la lotta internazionale all'AIDS, di dichiarare preliminarmente di non sostenere la prostituzione. Ancora più recenti la serie di attese sentenze su discriminazione razziale e azioni positive nell'Università (FISHER v. UNIVERSITY OF TEXAS AT AUSTIN; VANCE v. BALL STATE UNIVERSITY et al.; UNIVERSITY OF TEX. SOUTHWESTERN MEDICAL), e la sentenza che dichiara incostituzionale la sezione 4 del Voting Rights Act (SHELBY COUNTY v. HOLDER), in parte anticipata da USSC, ARIZONA et al. v. INTER TRIBAL COUNCIL OF ARIZONA, INC., in tema di diritto di voto.
E, ovviamente, le due attesissime sentenze sui same-sex marriages ( Download Hollingsworth; Download Winsdor).

Diritticomparati ospita volentieri i commenti di chi volesse intervenire!