Esenzioni fiscali discriminatorie: la Corte sancisce l'effettività del principio di parità di trattamento nei confronti dei cittadini dell'Unione

Con la sentenza del 20 gennaio 2011, la Corte di Giustizia dell'Unione europea (CGUE) sanziona la legislazione greca, la quale concedendo benefici fiscali sulla base della residenza e della cittadinanza, è venuta meno agli obblighi imposti dal Trattato limitando in tal modo il diritto di libera circolazione delle persone all'interno dell'Unione Europea. Nel solco di una giurisprudenza consolidata viene ribadita l'effettività del principio di parità di trattamento, il quale vieta ogni forma di discriminazione diretta e indiretta nei confronti dei cittadini dell'Unione che sia tale da restringere e compromettere il diritto fondamentale di circolazione nell'Unione.

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