La Corte Suprema USA, tra criminalizzazione del supporto al terrorismo e freedom of speech

In una recente decisione dell’estate 2010, Holder v. Humanitarian Law Project, 561 U.S. __ (2010), la Corte Suprema degli USA si è pronunciata per la prima volta sulla costituzionalità di misure anti-terrorismo limitative della libertà di manifestazione del pensiero. Oggetto del ricorso era il cd. Material Support Statute, U.S.C. §2339A, una disposizione federale che criminalizza il supporto materiale ad organizzazioni terroristiche straniere designate dal Segretario di Stato anche laddove tale supporto si manifesti esclusivamente sottoforma di speech. Nello specifico, Humanitarian Law Project, una ONG operante nel campo della tutela dei diritti umani, lamentava una violazione del I emendamento della Costituzione USA per l’impossibilità di assistere i Tamil dello Sri Lanka in varie attività umanitarie (tra cui la preparazione di petizioni all’ONU) in quanto l’organizzazione in questione era stata appunto inserita nella lista delle organizzazioni terroristiche straniere. Tuttavia, con una controversa decisione, adottata a maggioranza di 6 voti contro 3, la Corte Suprema ha riconosciuto la compatibilità della misura in questione con la libertà di manifestazione del pensiero.


Il Chief Justice Roberts, in particolare, ha affermato che sebbene il Material Support Statute determini una limitazione contenutistica della freedom of speech, una sana deferenza è necessaria nei confronti del Presidente e del Congresso in una materia sensibile come quella della sicurezza nazionale. David Cole ha duramente criticato la decisione della Corte (cfr. Quaderni Costituzionali 4/2010, 852-857), ed invero la sentenza Holder mal si colloca rispetto ai più recenti pronunciamenti della Corte Suprema stessa nel campo della tutela dei diritti e lotta al terrorismo. Se il nuovo clima politico determinato dall’elezione del Presidente Obama (con l’abbandono delle teorie unilateralistiche e delle politiche liberticide avanzate dalla Presidenza Bush) possono forse spiegare la parziale svolta della Corte Suprema e l’attenuarsi dello scrutiny da essa utilizzato, la sentenza Holder suscita diverse perplessità e non pare soddisfacente per coloro che ritengono che le democrazie debbano combattere il terrorismo nel pieno rispetto della rule of law.