La guerre des juges franco-europea (Atto II)

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Atto II: Il 12 maggio 2010, infatti, il Consiglio Costituzionale, investito di una questione di legittimità costituzionale in via preventiva, ha colto l’occasione con la Décision 2010-605 DC per replicare agli argomenti della Cassazione e per sottolineare la piena compatibilità del nuovo sistema di giustizia costituzionale francese con il diritto comunitario. Dopo aver ribadito, come da antica giurisprudenza (cfr. IVG (Décision 74-54 DC)), che non spetta allo strumento del controllo di costituzionalità garantire la compatibilità tra le leggi e le norme europee e internazionali, il Consiglio Costituzionale ha infatti affermato che la nuova legge organica sulla questione prioritaria di costituzionalità non impedisce ai giudici ordinari ed amministrativi di adempiere agli obblighi derivanti dal diritto sovranazionale: secondo il Consiglio, resta quindi aperta la possibilità per i giudici comuni di disapplicare autonomamente e subito una norma nazionale in contrasto con il diritto dell’UE; e la natura prioritaria della questione di costituzionalità non ostacola i giudici comuni dal sollevare contestualmente anche rinvio pregiudiziale alla CGE. Sebbene questo ultimo argomento non paia convincente, per gli evidenti rischi di conflitto tra giudicati al quale potrebbe dare adito, l’interpretazione del Consiglio de facto neutralizza tout court i problemi – evidenziati dalla Cassazione – nascenti dalla natura asseritamente prioritaria del controllo di costituzionalità. Così, forse, il Consiglio fornisce alla CGE una possibile via d’uscita dal campo minato…