Le ragioni di un nuovo inizio

Inauguriamo oggi – in questa veste più funzionale e ci auguriamo anche visivamente più accattivante – una nuova stagione di diritticomparati.it.

Non si tratta solo di un restyling grafico: il progetto originario, nato ormai sette anni fa, si aggiorna anche nei componenti del gruppo di coordinamento, nella redazione e nei contenuti.

E rilancia.

Giuseppe Martinico e Giorgio Repetto – membri della prima ora della redazione – si uniscono ora ai coordinatori originari, Andrea Buratti e Oreste Pollicino, ed a Raffaele Torino, entrato a far parte del gruppo qualche anno fa. Un allargamento che riflette la condivisione del progetto culturale, rispondendo all’esigenza di ripartire nuove responsabilità e accresciuti impegni.

Ed infatti – qui le novità nella struttura e nei contenuti – nasce oggi una vera e propria Rivista elettronica Rivista di diritti comparati, che si affianca al blog e ai Working Papers.

Negli anni trascorsi il nostro blog ha pubblicato oltre 1.000 post, passando in rassegna le principali novità normative, giurisprudenziali e politico-istituzionali in Europa, ma anche negli Stati Uniti, nei Paesi Arabi e in America Latina. I temi di attualità si sono susseguiti e rincorsi: il dialogo tra le Corti, il ruolo della Carta di Nizza, le più significative sentenze della nostra Corte costituzionale e delle Corti di altri Stati, i grandi temi dell’uguaglianza e della tutela dei diritti fondamentali, il destino dell’Europa, gli scenari delle democrazie nel mondo.

In questo percorso, pur breve ma tanto denso di avvenimenti complessi e ambivalenti, non è mai venuto meno il nostro intento: rimanere fedeli alla primaria vocazione scientifica e culturale del progetto attorno a cui si sono riconosciuti tanti giovani giuristi (ma non solo) di diversa formazione. Siamo consapevoli che un blog, per sua natura, non può aspirare alla completezza e alla profondità di analisi tipiche di altre forme del dibattito scientifico, ma proprio la sua agilità può forse – meglio di altre sedi – sollecitare interrogativi, fare emergere tendenze innovative, dare risalto a temi apparentemente marginali, promuovere un confronto più spontaneo ed immediato.

Tutti obiettivi che alimentano la scienza giuridica e la sollecitano a fare i conti con un mondo in rapida trasformazione, più o meno palese. È stato sempre questo il tratto comune a tutti i giovani studiosi che hanno dato corpo alla nostra redazione e che negli anni hanno destinato a questo blog i loro lavori: spesso prime stesure di pubblicazioni più meditate, talora commenti a prima lettura, spesso anche analisi dettagliate e ricche, veri e propri studi di respiro e qualità. A tutti gli autori di diritticomparati.it rinnoviamo il nostro ringraziamento e l’invito a continuare a proporci idee e riflessioni.

Proprio la qualità di questo impegno – così come l’apprezzamento diffuso che abbiamo avvertito nei confronti del progetto e l’entusiasmo rinnovatosi anche in occasione dei primi seminari di diritticomparati fino ad ora svoltisi – ci hanno spinto a creare uno spazio più idoneo per le pubblicazioni scientifiche, un luogo dove fare ulteriormente evolvere il nostro progetto. La Rivista di Diritti Comparati inizierà la pubblicazione dei contributi nei prossimi giorni, e sarà consultabile su questo sito articolo per articolo e per fascicoli quadrimestrali. La Rivista raccoglierà contributi in italiano, inglese, spagnolo e francese, cercando di rispondere al pluri-linguismo che, del resto, ha caratterizzato in questi anni il blog. Norme editoriali e ulteriori dettagli sono disponibili qui.

L’idea comune resta quella, immutata nel suo messaggio essenziale, di studiare la cultura dei diritti fondamentali e le sue trasformazioni in una prospettiva comparata, confrontandoci con le regolamentazioni, le giurisprudenze, le politiche, le storie nazionali e sovranazionali, la letteratura scientifica italiana e straniera, senza steccati e rigidità metodologiche, superando appartenenze settoriali e favorendo il dialogo aperto tra studiosi di diverse provenienze e generazioni. Restiamo ancora oggi convinti che in questo campo si giochino i destini della comprensione dell’esperienza giuridica e del nostro mondo. Di qui, il nostro rinnovato impegno.

A.B., G.M., O.P., G.R., R.T.

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